Architetto del Teglia

RISTRUTTURAZIONE EX CONVENTO DI S.AGOSTINO: Comune di Sansepolcro, provincia di Arezzo

OGGETTO

Ordinanza del Commissiarato Delegato n°D/544 del 19/01/1999.
Ripristino degli edifici pubblici danneggiati in conseguenza della crisi sismica del settembre-ottobre 1997.
Il Convento
è stata ricostruita nel XIII secolo come edificio romanico ad un'unica nave di modeste dimensioni monoabsidata.
Tra il XIV ed il XVI secolo la chiesa fu ricostruita ampliandola con un impianto a tre navate suddiviso da due serie di colonne di granito e pilastri a pianta quadrata collegati da archi a sesto acuto; la nave centrale era coperta a tetto e terminava con solenne presbiterio ed ampio finestrone; in fondo alla navata destra era collocata la sacrestia e la canonica.
Nel XVIII secolo (1771) un radicale intervento di ricostruzione viene riconfigurata la chiesa a nave unica terminante in abside semicircolare, con calotta nervata, copertura a botte lunettata scandita da coppie di arconi, impostata su alto cornicione.
presenta tre cappelle per lato per con relativi altari, alternati a nicchie, le decorazioni a stucco ed intonaci colorati.
La facciata intonacata termina con aggettante timpano iltico, sorretto da due lesene che affiancano le due volute iltiche; l'asse centrale è valorizzato dalla presenza dell'ampia finestra centinaia con davanzale e ghiera in aggetto e dal portale di ingresso del XVI secolo, architravato, con stipiti scolpiti con motivi a candelabra.
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VEDI TAVOLA condizioni di degrado dell'edificio prima dell'intervento >
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INTERVENTO

L'intervento eseguito nella parte di roprietà pubblica dell'ex Convento di S.Agostino, è stato articolato in cinque fasi esecutive: - rimozione delle opere provvisionali in conglomerato cementizio armato realizzate negli anni ottanta; - ricostruzione delle parti interessate da crolli, volte, pilastri e setti murali; - consolidamento statico e miglioramento sismico; - restauro delle parti monumentali dell'edificio; - recupero funzionale ad abitazioni temporanee per anziani autosufficienti.
1 - Il primo intervento realizzato è stato la rimozione delle opere provvisionali in cemento armato realizzato negli anni ottanta, le quali, in occasione dell'evento sismico del 1997, anzichè mitigarne gli effetti locali hanno sicuramente reso l'edificio più vulnerabile all'azione ed alle sollecitazioni del sisma.
2 - La ricostruzione delle parti interessate da crolli ha riguardato essenzialmente una parte significative del loggiato costituita da tre volte a crociera, i relativi archi a tutto sesto ed i pilastri di sostegno, oltre a parti consistenti della copertura.
Tali ricostruzioni sono state realizzate da personale specializzato con materiali omogenei a quelli preesistenti, utilizzando tecniche costruttive identiche a quelle originarie, tramite realizzazioni di centinature in legno degli archi e delle vele delle volte; la realizzazione di archi e vele in muratura di mattoni di recupero costituita da elementi di fattura e dimensione identici agli originali e tramite una perfetta integrazione con le parti di volte originali preesistenti.
3 - Il consolidamento statico e miglioramento sismico ha interessato tutte le parti strutturali verticali ed orizzontali dell'edificio, nel rispetto delle norme vigenti con partcolare riguardo alle prescrizioni normative di cui all'Ordinanza del Commissario delegato n°D/544 del 19/01/1999, con particolare riguardo alla tutela delle parti e componenti monumentali dell'edificio costituite da volte e archi dove sono state adottate tecniche e tecnologie sofisticate e non invasive.
In particolare per le volte si è adottata la tecnica dell'applicazione di materiali compositi nelle nervature costituiti da fibre di carbonio, nastri di aramide e tessuto ad alta resistenza tipo stuoia, a seconda dei casi, fissate alla struttura con resina epossidica.
Consolidamento degli archi a tutto sesto con iniezioni armate con legante cementizio.
4 - Le opere di restauro hanno interessato tutte le parti monumentali dell'edificio costituite dal portico a piano terra, corridoio a piano primo con il ripristino delle cornici, lesene ed elementi decorativi delle volte; facciate del chiostro con ripristino di cornicioni e marcapiani.
Con l'intervento realizzato sono stati restaurati tutti gli affreschi ancora presenti nelle lunette del chiostro, con un insieme di delicati interventi eseguiti da ditta specializzata in accordo con la Soprintendenza di Arezzo.
E' stato inoltre scoperto durante i lavori un affresco sopra il portale del mezzanino, dove era l'abitazione del Padre Priore del convento, anch'esso restaurato.
E' stato inoltre recuperata la parte pubblica del bellissimo chiostro ex Convento.
5 - Il recupero funzionale del complesso edilizio, con il coinvolgimento dell'ATER di Arezzo, ha comportato l'inserimento di tutti i servizi tecnologici necessari alla realizzazione di abitazioni temporanee per anziani autosufficienti nelle zone delle ex celle del convento, destinando le parti monumentali ad ampi spazi comuni di alta qualità.
E' stato inoltre realizzato l'adeguamento dell'edificio alle norme sull'accessibilità e superamento barriere architettoniche. VEDI TAVOLA intervento realizzato >
VEDI TAVOLA interventi sulle volte, archi e pilastri >
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VEDI TAVOLA adeguamento sismico parete corridoio EST e consolidamento volta del corridoio >
VEDI TAVOLA intervento nelle coperture >
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